Free Jazz

Il Free Jazz, emerso tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60, rappresenta un punto di rottura con le strutture tradizionali del jazz. Questo stile abbandona le forme armoniche prestabilite, le metriche fisse e le convenzioni melodiche in favore di una libera espressione individuale e collettiva. Le performance sono spesso caratterizzate da improvvisazione radicale, suoni atonali, e un utilizzo sperimentale degli strumenti. Figure come Ornette Coleman, Albert Ayler e Cecil Taylor hanno ridefinito i confini estetici del jazz, aprendo la strada a nuove forme di ricerca musicale. Il Free Jazz ha avuto un impatto duraturo anche in ambito politico e sociale, diventando espressione della libertà artistica e della resistenza culturale.

Free Jazz – Ornette Coleman

Spiritual Unity – Albert Ayler

Unit Structures – Cecil Taylor

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